I disturbi da raffreddamento e il ‘ciclo nasale’
Dopo un brusco cambiamento di tempo, dopo l’esposizione all’aria o al vento freddo e umido, si avverte la sensazione di raffreddamento generalizzato, malessere generale, brividi, temperatura alta.
Il naso cola. Inizialmente le secrezioni sono chiare, acquose. Numerosi sono gli starnuti e le secrezioni diventano irritanti. In seguito diventano biancastre, poi giallastre o verdastre. Il naso tende a chiudersi e le secrezioni dense e collose non possono essere eliminate.
Non si riesce a respirare con il naso. Può comparire difficoltà a deglutire e raucedine con alterazione della voce che diventa roca e bassa.
L’ostruzione nasale è il fenomeno iniziale del raffreddamento, in quanto annulla il meccanismo difensivo principale delle prime vie aeree, rappresentato dal ‘ciclo nasale’. Esso è caratterizzato dalla variazione della pervietà nasale con alternanza per ciascuna narice ogni 2 ore circa. I turbinati si comportano come dispositivi di regolazione della resistenza nei confronti del flusso d’aria a livello nasale, rigonfiandosi e decongestionandosi. Questo fenomeno noto come ‘ciclo nasale’ , ben conosciuto da chi pratica lo yoga, è sotto il controllo del sistema neurovegetativo e di diversi altri fattori (temperatura, umidità, freddo, esercizio fisico, inquinamento ambientale, presenza di sostanze irritanti). La persistenza della congestione nasale impedisce il deflusso delle secrezioni a livello nasale con il loro ristagno a livello dei seni paranasali. In tal modo viene meno la funzione nasale di filtro, umidificazione e condizionamento dell’aria che inspiriamo.